Brutta avventura per la Cynar che si è vista ritorcersi contro il contest per la campagna pubblicitaria “Contro i finali pesanti”.
Un contest di questo tipo con contenuti generati dagli utenti (user generated content) ha bisogno di un filtro black list, cioè che vada ad analizzare e verificare le parole inserite nel contenuto testuale che viene inviato.
Avrebbero potuto inserire un controllo su parolacce e insulti, cosa che non è stata fatta e questo ha generato un tam tam sui social network che hanno inneggiato al social media fail.
Pubblicità Italia afferma che l’agenzia che ha lavorato alla campagna di Cynar è la Havas Worldwide Milano e che “il progetto è stato elaborato, sotto la direzione creativa esecutiva di Giovanni Porro, dalla coppia creativa composta da Mattia Carturan (copy) e Massimo Filimberti (art director), e Manfredi Calabrò(account director)”.
Tra un “Ernesto Calindri era astemio” e “Il Montenegro è più mejo” nella gallery sono fioccati insulti e bestemmie.
Visto il fail, qualcuno ne ha approfittato per candidarsi come Social Media Manager, chi come agenzia pubblicitaria e chi ha detto che Cynar si sarebbe difesa spacciandolo per marketing virale.
Cynar è corsa ai ripari eliminando la gallery incriminata, ma solo dopo alcuni giorni e quando ormai il Fail era già annunciato.
Personalmente ritengo che l’iniziativa sarebbe stata molto carina e avrebbe potuto essere un successo, a patto che vi fosse stato un maggior controllo dei contenuti.
Siccome la gallery è stata rimossa, qui sotto potrete trovare un pò di immagini e qualche tweet del social media fail di Cynar:
@silbemolle Qualcuno l’ha già detto! #profezia #cynar #virale twitter.com/raborebek/stat…
— Rebecca Rabozzi (@raborebek) 17 maggio 2013
Oh-oh finale leggero per la #moderazione di #cynar: sessione del sito non più raggiungibile! twitter.com/raborebek/stat…
— Rebecca Rabozzi (@raborebek) 17 maggio 2013
Fonti: Pubblicità Italia – Twitter– Facebook
8 pensieri su “Cynar e il fail della campagna contro i finali pesanti”